Chi sa che il genio, che ha sempre mostrato il Fleury, di debilitare la podestà della S. Sede e di uguagliarla per quanto ha potuto a quella de' Vescovi non abbia [294] influito anche in questa confusione e stortura? Comunque sia, invano si cerca l'occasione e motivo dell'istituzione del tribunale del S. Officio fuori della malvagità degli Albigesi, che più furibonda d'ogni altra infettava ai tempi d'Innocenzo III. il divin Gregge, ed esigeva i più pronti ed efficaci provvedimenti; e l'immediata sua istituzione e principio fuori della provvidenza divina, che mai non manca di suggerire alla diletta sua Sposa i rimedj opportuni: ai mali peggiori, perchè le porte dell'Inferno non prevalgano contro di lei, e dello zelo e dell'industria de' Romani Pontefici sempre instancabile nel pronto disimpegno delle proprie spirituali incombenze.
V'è che ridire anche nelle tracce segnate in questa ricerca dal favoloso Giannone, che troppo si scosta dall'indicato principio. Io ho ridotto l'incominciamento del nostro tribunale al principiare del secolo decimoterzo; nè l'ho fatto senza grande avvedimento e ragione: e sebbene non abbia io potuto fissare l'anno preciso della sua origine, non voglio però permettere, che lo prolunghiate con costui e con varj altri oltre alla metà di questo secolo, per non esporvi al pericolo di dover credere con loro, ch'altra incombenza non avessero i primi Inquisitori, che hanno preceduto il Pontificato d'Innocenzo IV., che quella di predicare, disputare ed istruire.
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