Ma non sono i soli Papi gli approvatori di così utile istituzione. Scorrete la storia de' principali Concilj congregati dopo il decimoterzo secolo; e li vedrete tutti impegnatissimi a favorirla, ed in ispecial modo quelli di Vienna, di Costanza e di Trento; il primo de' quali la cura si prese di por riparo ai difetti de' suoi inesperti e viziosi amministratori, l'altro lo fornì di nuovi ajuti e ripari, ed il terzo cangiò più volte le prese risoluzioni in materia di disciplina, perchè sospettò che riuscir potessero di pregiudizio al tribunale della Spagna. E sarà questo parto di ostile disapprovazione, e non piuttosto contrassegno evidente di venerazione e rispetto? Non meno de' sagri Pastori si sono mostrati propensi a favorirlo i magistrati e sovrani. Era preceduto di pochi anni il suo incominciamento, quando Federico II munì co' suoi diplomi una così lodevole istituzione: e giunse tant'oltre il loro favore, sino a ricercarlo con importune preci al Romano Pontefice, ove non era ancora eretto, sino a procurare di stabilirlo a forza, ov'era già decaduto, sino a farlo una delle loro più calde premure nelle testamentarie disposizioni, come leggesi di Carlo V.: e di quest'universale favore di tutti i sovrani sono una non equivoca prova le sue leggi e statuti ricevuti con molta religiosità in tanti dicasterj e governi, e il giuramento di osservarli che ha prestato [299] per tanto tempo gran parte di magistrati cattolici, ed i genererosi sussidj, che hanno recato le stesse anche più povere Comunità a mantenimento delle carceri e de' carcerati, che troverete registrati presso l'Eimerico, il Carena, ed il Pegna.
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