Napoli stessa, feconda sempre d'uomini insigni e di zelanti cittadini e magistrati, allettata dall'eroiche virtù ed invitto coraggio di sì gran Santo, lo stimò e venerò grandemente; e non solo contrastò a Verona l'onore d'avergli data l'origine per attribuirlo a se stessa, ma morto appena lo dichiarò protettore del regno, e con tanta liberalità accolse i Religiosi del suo Ordine, che luogo non è in tutta l'Europa, in cui essi abbiano avuto più splendido e generoso accoglimento. Or non v'ha dubbio che tra le varie incombenze, delle quali furono incaricati gli Ordini suddetti, la più precisa e clamorosa, e che più li ha distinti da tutti gli altri fin dal lor nascere, è stata quella di impiegarsi nelle incombenze del tribunale del S. Officio, portando il loro zelo e coraggio dovunque lo esigeva il bisogno della cattolica Religione. Sono troppo chiari e ripetuti i diplomi e sagri e profani, che ne somministrano le prove. È fuor di dubbio egualmente, e basta gettare uno sguardo su que' monumenti illustri che sussistono tuttora in Firenze e Milano, che S. Domenico è stato o il primo o uno de' primi Inquisitori più zelanti, e S. Pietro martire tra tutti gl'Inquisitori è stato quello che ha sostenuto un tal'impiego con più premura e l'ha esercitato con più vigore e coraggio d'ogni altro. Sfido ora tutti gl'invidi detrattori del nostro tribunale a conciliare, senza fare un'aperta violenza alle naturali inclinazioni del cuore umano, e smentire la più costante ed universale sperienza, a conciliare, dissi, l'odiosità del loro impiego con tanto incontro e favore, tanti onori con occupazioni sì odiate e malvedute.
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