Trattandosi di mestieri odiosi, quegli è stimato peggiore, che meglio lo esercita: quo melius, hoc deterius, diceva Diogene a questo proposito(724): e non cessa di esser tale, benchè il suo impiego riesca di qualche utilità e profitto; e n'abbiamo sotto gli occhi varj esempj notissimi: nè si potrebbe a ragione eccettuare questo dalla condizione comune ad ogni altro, se questo sopra d'ogni altro fosse riuscito, come pretendono i suoi impugnatori, a tutti i Fedeli odiosissimo. So che a rendere spedita e facile la propagazione degli Ordini suddetti, e venerabile presso tutto il mondo cattolico la memoria di sì gran Santi, potevano contribuire assai bene la loro esemplare condotta e la rara loro scienza e pietà. [302] Ma se si fossero appigliati ad un mestiere da tutti disapprovato e a tutti odioso, chi può credere che, avendolo essi assunto come di particolare loro ispezione, non fosse per diminuire almeno ogni altro loro merito, e renderli meno disposti a ricevere beneficenze ed onori? Non può a meno, che ripugnanti allora i Fedeli e contrarj al tribunale non avessero fatto ciò che fanno ai dì nostri gl'increduli, che odiando veramente il tribunale e la Fede prendono quindi motivo di odiare insieme e gl'Inquisitori, che impiegansi nel primo, e tutto l'Ordine ecclesiastico, che la Fede coltiva e sostiene. Ma furono contrarj affatto i loro diportamenti: e crebbe invece col crescer degli anni il lor favore verso gli uni e gli altri, e sempre nuovi altari furono eretti ai grandi eroi, e i Domenicani e Francescani si dilatarono per ogni regno, furono ammessi frequentemente nelle più celebri università, e non i soli primi monarchi del cristianesimo stimarono bene di affidare alla loro fedeltà e sapere non che la direzione della loro coscienza, ma anche i più interessanti affari di Stato, ma le colonne istesse del s
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