Li vedo bene alloggiati. dove risiedono per esercitare con quiete la loro [341] carica, e non che mantenuti di vitto e vestito ma anche provveduti di religiosi vicarj, notari, conversi a spese per lo più de' Conventi: e se avviene talvolta che dai malevoli perseguitati vengano costretti ad abbandonare le loro residenze, li vedo accolti con uguale zelo e premura in altri Conventi, come è stato praticato con Michele Gisiglieri(783), che fu poi Pio V., fuggito da Bergamo e ricevuto con molta liberalità in Como ed in Roma, con l'Inquisitore Granara scacciato da Mantova e rifugiato in Ancona, ed a nostro ricordo cogl'Inquisitori Ciacca e Mabil, che da Piacenza e da Avignone si sono trasferiti in Pesaro ed in Rimino, e con due Inquisitori Francescani, che nella loro caduta hanno ritrovato ne'loro Conventi di Toscana sostentamento e rifugio. Ma fate che passi l'impiego dei Regolari in mano dei Chierici secolari; dove troveranno questi spedito e facile l'asilo in tempo di resistenza e opposizione? e sussistendo pacifici nel loro impiego, chi potrà provvedere al più magnifico loro sostentamento? Chi porrà termine ai frequenti contrasti che nascer debbono necessariamente tra persone di distinto carattere, autorizzate alla stessa incombenza, ed impegnate egualmente dal loro stato a comparire con decenza e a niuna cedere di quelle decorazioni e diritti, anche di pura convenienza, che ad esso convengono? Sarebbe bastevole a questo intento la Corte di Roma? ma di quale ostacolo non riuscirebbe mai alla facile composizione de' dispareri la diffidenza, in cui cadrebbe presso non pochi mal'informati Presidenti e Pastori per questa medesima novità e per la nuova comparsa e pompa esteriore di tanti e sì rispettabili delegati apostolici?
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