La scienza e nobiltà di moltissimi Regolari è tanto palese, che a rendersi ridicolo basta volerli spacciare per ignoranti ed abbjetti: e la mischianza che sussiste nel vasto loro ceto di qualche ignorante ed ignobile chi può riprenderla, se ad altro non mirano che a raccogliere non chi risplende per fasto mondano o per letterario decoro, ma chi è disposto di servire con maggior fervore il Signore? e chi può crederla svantaggiosa agl'impieghi, se ai più luminosi e difficili non vengono mai promossi gl'ignoranti? e se vi giunge talvolta qualcuno di bassa estrazione, ha già compensata per tal modo colla probità della vita e coltura delle scienze l'oscurità de' natali, che non si possono sperare dalla sua probità e sapere che felici successi? Il solo aver'accennato un sì meschino riflesso scredita la sua causa; e l'averne poi egli fatto gran caso lo fa comparire e poco informato de' più strepitosi avvenimenti dell'ecclesiastica storia, e dimentico affatto di que' poveri pescatori, dei quali si è servito Gesù Cristo per fondar la sua Chiesa, e di quella non curanza delle mondane vanità, della quale ha voluto adorni gli umili e modesti seguaci de' suoi divini ammaestramenti. Neppur Fr. Paolo ha data a questa sciocchezza quell'estensione che ha dal nostro commentatore. Non la stende egli a tutti i Regolari e ad ogni pubblico impiego, ma si contenta di dire soltanto, essersi dato l'officio dell'Inquisizione a persone che non hanno altro che fare, e per la loro bassezza tengono ad onor grande l'esercitarlo(789): e si può credere che la bassezza da lui indicata più che i natali vada a ferire le loro massime, o che non tutti almeno li abbia voluti involgere nel medesimo avvilimento, come fa il commentatore più capriccioso di lui, ma ridicolo egualmente.
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