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      LETTERA TRENTESIMAQUARTA,
     
      Neppur nelle cause di streghe e maliardi il S. Officio è statoingiusto e troppo severo.
     
      Dispiace a voi, che avendo io preso a difendere nell'altra mia il tribunale del S. Officio da quella taccia d'ingiusto e crudele, che viene ad esso attribuita dai suoi ingiustissimi calunniatori, nulla abbia detto delle streghe e maliardi, dei quali spacciano colla consueta loro temerità che ha fatto in ogni tempo un rio(885) governo. Ma io ne provo piacere, perchè questa dimenticanza mi dà motivo di trattare di quest'argomento più di proposito, e di farvi vie meglio conoscere la premura che ho d'istruirvi e disingannarvi colla maggiore esattezza. In questa lettera parlerò di questo solo argomento; e vi mostrerò, che il tribunale non è stato mai disordinato ed ingiusto neppure in queste cause, e che, se v'è stato talvolta qualche difetto, è da attribuirsi a tutt'altro, che al suo regolamento e sistema. Per verità supposte ancora vere e proprie del tribunale le irregolarità ed ingiustizie, ch'essi divulgano, non avrebbero luogo i loro schiamazzi; poichè gli utili tribunali, se hanno qualche irregolarità e difetto, si emendano, non si strapazzano; e se gli sbagli, che sono succeduti talvolta, bastano a giustificarne la soppressione, dice bene Filoteo contro Romero, che pauca brevi vel nulla erunt in mundo tribunalia. Siccome però dovrebbero riputarsi meno maligni i loro rimproveri, se qualche cosa avessero di vero apparente o reale, cui appoggiarsi; così a farli comparire, quali sono in fatti, ridondati di malignità e livore prendo a schiarir meglio l'indicato argomento, e a dimostrare quanto male a proposito si accusi nelle cause di streghe e maliardi di crudeltà e d'ingiustizia, e quanto irragionevolmente si prenda di costoro la protezione e difesa.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





S. Officio S. Officio Filoteo Romero