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      Voglio in terzo luogo che si sottraggano da voi tutte le altre, che sebbene non abbiano conseguito l'intento, hanno però accompagnati i segni esteriori di evidente infedeltà coll'apostasia interiore e coll'eresia formale, ed ostinate in esse si sono mostrate impenitenti; il delitto delle quali siccome non è dissimile a quello d'ogni altro Eretico, così non è ingiusto se sono state trattate egualmente. Neppure le illuse, come ho accennato di sopra, sono sempre da annoverarsi tra le punite con ingiustizia; dovendo anche esse riportare il meritato castigo, e perchè, come osserva il dotto Simanca(925), dopo le loro immaginazioni diaboliche consentono talvolta alle sognate empietà, ed in esse si ostinano, e perchè questi sogni non si destano perlopiù senza precedente cooperazione e consenso.
      Fatta questa sottrazione, oh quanto poche ne resteranno da perdonarsi allo zelo eccessivo di qualche Vescovo o Inquisitore indiscreto, che mosso più dall'atrocità del delitto che dall'efficacia delle prove non abbia usata la possibile diligenza per evitare ogni sbaglio! Quanti saranno pochi gli errori da imputarsi ad Enrico Institutore ed a Giacomo Sprengero deputati di concerto coll'Imperatore Massimiliano da Innocenzo VIII nel 1484.(926) ad estirpare le streghe inondanti a que' tempi gran parte della Germania! Resteranno sì pochi, che a fissarne il vero numero non basterà certamente la diminuzione dei due terzi che fa l'ab. Nonnotte(927) al numero di quegli Eretici, che il bugiardo Voltaire dice essere stati abbruciati nelle Spagne dal Turrecremata.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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