Ognuna di queste parti si trova anche nei processi, che fa il tribunale della Fede. S'informa anch'esso del fatto ereticale: sente anch'esso e difende i colpevoli, ma in una maniera più esatta e più vantaggiosa di ogni altro, e li assolve o condanna, ma in una forma ai supposti colpevoli assai più vantaggiosa. Quanto alla prima parte trovo in molti disapprovato il metodo, che usa talvolta il nostro tribunale, di procedere per via d'inquisizione: ma perchè lo disapprovino trattandosi di scoprire nemici tanto insidiosi e perniciosi, quanto altrove vi ho fatto vedere, e non in tant'altri tribunali, allor che trattasi di segrete macchinazioni contro il principe e la patria, nol dicono essi: ond'è ch'io non mi credo in obbligo di rispondere loro se non che una sì grande parzialità reca un ben fondato sospetto, che i loro rimproveri nascano da tutt'altro principio che dal troppo rigore o dannevole irregolarità di procedere del tribunale. Non posso però dispensarmi dal diffondermi alcun poco nel confutare Pietro Giannone, il quale dopo d'avere adottato il suddetto [428] principio, ch'egli attribuisce al Vossio, ed è certamente di moltissimi Protestanti, soggiunge così(962): Nel che, come nota Vossio, fu maggiore la clemenza di Trajano Gentile contro i Cristiani, che delli stessi nostri Cristiani, non pur contro i Maomettani, ma contro i Cristiani medesimi imputati di eresia. È sembrato poco a costui il disapprovare con un Protestante la pratica della Chiesa cattolica, che ha voluto anche rendersi ridicolo con approvare, se pur son vere, le sue sciocchezze.
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