Ma che dissi mai essere questo da credersi, quando la quotidiana sperienza ci assicura che succede sempre così, e non solo di stile ordinario i rei del S. Officio non soffrono mai più della metà della pena imposta, ma per lo più molto di meno, e ne abbiamo avuto un'esempio chiarissimo verso la metà del secolo scorso in Carlo Scalandrone Eretico formale, ma pentito, il quale dopo una pubblica abbiura condannato al carcere perpetuo, come richiedeva la legge, fu dopo pochi mesi liberato dalla somma pietà del santo tribunale? Che dite adesso? È questo un metodo che chiamar si possa svantaggioso ai colpevoli? Ma voi mi aspettate al colpo di [451] riserva per vedermi meno franco ed intrepido nella mia difesa; e sperate forse, che io sia per accordarvi, che manchi almeno nella difesa de' rei, perchè nasconde loro i nomi dei testimonj. Con questa sola arma crede di trionfare l'autore del libro dedicato a Carlo III.; e questa è che in aria di trionfanti adoprano tutti quelli, i quali hanno preso a combattere il suo sistema. Anche questo colpo potrei io rivolgerlo contro i suoi autori, poichè il nascondere il nome de' testimonj non è così svantaggioso ai rei, che a parere dell'Eimerico(1005) e di varj altri autori non incomodi anche il fisco, e non serva loro talvolta di alleviamento e difesa. Oh quanti sono condannati per questo a pene straordinarie e mitissime, che convinti pienamente dai testimoni presenti sarebbero riservati a più rigorosi castighi! Siccome però questo è quel colpo di riserva, che i nostri nemici credono irreparabile; così io non mi contento di rivolgerlo semplicemente contro gli stessi impugnatori, ma voglio ribatterlo in più maniere; e ne parlerò con maggior'estensione in altra mia.
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S. Officio Carlo Scalandrone Eretico Carlo III Eimerico
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