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      Io non esagero, amico; nè dico cosa che mi vada ideando a capriccio. Mi sono informato dai depositarj di varie Inquisizioni; ho rincontrato lo stato attivo e passivo di alcune altre, e sono così sicuro di quello che vi dico, come sono certo che esistono le Inquisizioni stesse.
      Fossero almeno le poche rendite, che hanno, effetto della loro industria e maneggi? chè non avrebbero da rimproverare a se stessi i nostri calunniatori altro che di averle esagerate più del dovere; ma il male si è che neppur questo sussiste; onde la calunnia è una pretta e vera loro invenzione. Fu già un tempo che, come osserva anche Fr. Paolo(1049), il mantenimento del tribunale andò a carico di quelle provincie nelle quali era stato innalzato, ed ogni Comunità era obbligata per ordine d'Innocenzo IV.(1050) a somministrare ai suoi carcerati il necessario sostentamento, paga di quella ricompensa, che avrebbe riportata dalla difesa della cattolica Religione tanto vantaggiosa alla Religione non solo ma anche allo Stato. Ma questo regolamento fu di corta durata; perchè essendosi conosciuto che riusciva d'aggravio alle Comunità non molto ben provvedute ed il più delle volte peggio amministrate, dopo molti esami e consulte finalmente fu abolito, e la sussistenza del tribunale fu abbandonata alle caritatevoli sovvenzioni, che di loro spontanea volontà offerivano agl'Inquisitori i buoni Crocesegnati, che pieni di zelo per la cattolica Religione hanno somministrato per lungo tempo quanto era necessario per sostenerla e difenderla.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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