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      Nè crediate che queste leggi sì replicate e pressanti siano state occasionate da qualche notabile abuso che si fosse introdotto di tempo in tempo nel nostro tribunale. Sono nate col tribunale medesimo, e si leggono anche nel Sinodo Narbonese, che per ordine di Gregorio IX. istruì gl'Inquisitori delle maniere, che usar dovevano per procedere con ogni moderazione e prudenza, ed Alessandro IV.(1053) sopra d'ogni altra cosa raccomandò il disinteresse ai suoi ministri. Vollero i Papi e Concilj levare con queste leggi ogni pretesto ai suoi calunniatori di poterlo infamare su questo punto, anche prima di vedersi in obbligo di correggere un notabile abuso che si fosse già introdotto: e lo indica a tutta evidenza il decreto di Urbano VIII., che avendo nel 1632. sospesa la facoltà anche ai Cardinali Inquisitori generali reis imponendi mulctas pecuniarias, et poenas corporales eisdem reis impositas in mulctas pecuniarias commutandi, nisi facto verbo et habito consensu Sanctitatis suae, disse di farlo principalmente ad retinendam aequitatem, majestatem atque integritatem S. Officj, quod sicut aliis tribunalibus auctoritate et respectu [475] rerum, quae in eo tractantur, antecellit, ita etiam praeter animarum salutem ab omni alio mundano interesse alienum debet esse.
      Nemmeno i regali e doni gratuiti, che pure, quando sono discreti e non diretti che a fomentare la vicendevole benevolenza, esser sogliono di privato diritto di ogni anche onesta persona servir possono a provare questa solenne impostura.


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Della punizione degli Eretici e del Tribunale della S. Inquisizione
Lettere apologetiche
di Vincenzo Tommaso Pani
pagine 736

   





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