Tanto sono discordi i giorni nostri dal sesto e nono secolo, ne' quali e gli Ennodj di Pavia scrivevano con grande zelo e plauso in difesa de' Papi e de' giudizj di Roma, ed i Concilj colà celebrati s'impegnavano a sostenere e proteggere i privilegi tutti della S. Sede(1061)! Chiunque sia l'autore di quest'infelice Operetta, che mi vien supposto assai diverso dal sostenitore delle tesi, che si leggono nel fine del libro, certa cosa è che si è lasciato trasportare infelicemente dalla torbida piena di quelle perniciose novità e sistemi, che inonda per ogni dove, e l'ha resa anzi colla soverchia sua applicazione e industria più [480] abbondante e sfrenata; perchè dopo d'aver raccolto dai libri più screditati le più nere calunnie ed i sofismi più insidiosi, che siano stati inventati finora e contra l'intolleranza discreta e contra il tribunale della Fede, ha procurato inoltre di vestirli con tale gravità di stile, aria di novità, apparato d'erudizione e ricercate imponenti maniere di zelo e pietà, che in questo suo libro più che altrove divengono attissimi a confondere, se non altri, almeno i meno istruiti e meno colti. Voi non siete più la Dio mercè nel numero di questi. Siccome però in questo genere di combattimento siete ancora inesperto e nuovo, così non credo inutil cosa il trattenervi alcun poco per iscoprirvi i più insidiosi agguati di quest'occulto avversario, e farvi conoscere che con tutti gli sforzi maggiori delle sue ciance e figure, e con tutta la pompa di quella triviale erudizione, della quale comparisce adorno fuor di proposito, e a dispetto della premura che mostra per la purità della cattolica Religione non è meno empio e meno debole ed incoerente degli altri.
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