Chiama altrove(1133) finita la causa dei Pelagiani dopo il rescritto del Papa; de hac causa duo Concilia missa sunt ad Sedem apostolicam; inde etiam rescripta venerunt; causa firata est. E parla anche più chiaramente al nostro proposito nei libro 2. dell'Opera imperfetta contra Giuliano, dove(1134) lo rimprovera perchè cercava nuovi esami dopo il giudizio di Roma, e dice che dopo la condanna della S. Sede altro più non resta a cercare che il forte braccio di potente sovrano, che la protegga casticando i contraddittori ostinati: ergo haeresis ab Episcopis non adhuc examinanda, sed coercenda est a potestatibus christianis. Tanto ebbe in pregio S. Agostino quelle opinioni, che il Tollerantista Pavese nel capo 16. chiama scioccamente opiniones rudioribus saeculis natas, quibus dominatio Curiae Romanae superextructa fuerat! E così approvò egli quello spirito di ragionevole coazione, che in cattivo senso e non senza cattiva intenzione di screditare questa lodevole pratica della S. Sede chiama il Pavese nello stesso capo spiritum illum persecutionis, quo eadem Curia animata est, suosque animat adversus Haereticos.
Restava solo a pieno disinganno di tutti, ch'egli si facesse carico di quelle difficoltà che propone il nostro avversario: e questo stesso non ha lasciato di fare da suo pari; nè dal Pavese è stata indicata alcuna obbiezione, che prima di lui non sia stata proposta a S. Agostino dai Donatisti, e non abbia egli sciolta con ogni forza e vigore. Perchè però lunga cosa sarebbe il volerle tutte qui riportare minutamente; così stimo cosa necessaria il lasciar da parte quelle, che nelle passate lettere troverete dissipate colle parole dello stesso Santo in ordine a varj testi della Scrittura, dei quali abusavano anche i Donatisti per iscansare ogni coazione e castigo.
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