Vedi Simone. Fu venerato dovunque si portò. 300. Libera dalla morte colla sua mediazione alcuni impenitenti, de' quali aveva motivo di sperare il ravvedimento. 385.
Dominis, Marc'Antonio de. Impugnatore del S. Officio. 6. 380. Descrive gli abusi che sono ne' Prelati Anglicani. 66. Benchè Vescovo e nemico del S. Officio non fa gran caso della taccia data da alcuni a questo tribunale d'essere pregiudicevole ai Vescovi. 380.
Donatisti. Incoerenti circa la tolleranza di Religione. 5. Distinguevano i delitti dai peccati, non ammettendo questi nessuna pena umana. 37. Deludono le caritatevoli ammonizioni de' Pastori cattolici. 61. Abusavano delle parole di Gesù Cristo: Numquid & vos abire vultis? 122. Privati della comunion de' Fedeli, e puniti anche da varj Imperatori. 274. Esito delle loro conferenze coi Cattolici in Cartagine. 513 e seg.
Dottori. Vedi Padri.
Dunaan. Vedi Elesbaan.
E
ECclesiastici. Devono osservare la mansuetudine con maggior'esattezza degli altri. 211. Quali pene non si possano conciliare colla mansuetudine degli Ecclesiastici. 218.
Editto del S. Officio. Suo fine. 415. Comandando ai Fedeli di denunciare gli Eretici o Sospetti d'eresia non si oppone alla legge del diritto civile, che non vuole che nessuno si possa costringere da essere attore o accusatore. 418. Neppur si oppone all'ordine dato da S. Paolo a Tito prima di scomunicare l'Eretico. 418. e seg. Non è contrario al precetto di Gesù Cristo, che comanda a tutti ì Fedeli la fraterna correzione. dalla 419. alla 423. Differenza tra l'antica e la presente pubblicazione dell'Editto.
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