323. Possono dividersi in due classi. 5. Loro discrepanze circa l'origine, propagazione e decadenza del S. Officio. 11. e seg. Loro incoerenze. 12. e seg. Loro ingiustizia, confessata anche da Federico Re di Prussia, nel rimproverare al tribunale della Fede la crudeltà delle pene contra gli Eretici. 392.
Infedeli. Loro diverse condizioni. 114. Gl'Infedeli puramente interni non si possono punire. 115. Gl'Infedeli non battezzati come debbano essere trattati dalla Chiesa. 115. e seg. Gl'Infedeli battezzati ed allevati cattolicamente devono essere puniti. 121. 127, e seg. Come trattar si debbano gl'Infedeli battezzati ed allevati tra gli Eretici. 123. e seg. Il numero degl'infedeli può esser cagione che siano tollerati. 126. Vedi Eretici.
Infedeltà. Delitto di lesa divina maestà nell'antica e nella nuova alleanza. 136. e seg. Vedi Eresia.
Innocenzo III. Creduto primo istitutore del S. Officio, 287.
Innocenzo IV. Loda la diligenza degl'Inquisitori. 387. Rinnova gli ordini del Concilio di Narbona circa l'occultazione de' testimonj nel S. Officio. 458.
Innocenzo VIII. Deputa in Germania di concerto coll'Imperator Massimiliano Enrico Institore e Giacomo Sprengero ad estirpar le streghe. 410.
Innocenzo XI. Condanna certe proposizioni di alcuni Casisti e Quietisti. 221. Favorisce i ricorsi di alcuni colpevoli carcerati in Lisbona dal S. Officio. 389.
Inquisitori. Vedi Libertà della stampa. Istituiti da Teodosio contra i Manichei. 279. Spediti da Carlo Magno in Sassonia. ivi. Con quali nomi si distinguevano i primi Inquisitori.
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