416 e seg. Vedi Agostino ed altri.
Paleario, Aonio. Vedi Pio V. Sua ostinazione nell'errore. 332. e seg.
Paleologo, Giacomo. Pietà, usatagli dal S, Officio. 436.
Paolo III. Autore della riforma del S. Officio in Italia. 309. e seg. La sua Bolla Licet ab initio non disapprova che il S. Officio resti in mano de' Regolari, come vuole il suo comentatore. 355. e seg. Vedi Comentatore.
Paolo V. Conferma la condanna del sentimento, che sostiene esser lecito il tirannicidio, fatta dal Sinodo di CostanZa, 221. Ha sentimenti molto favorevoli ai ministri dell'Inquisizione. 317.
Papa. Sua autorità e prerogative. 242. e seg. Appartengono a lui le cause di Fede di tutto il mondo cattolico. 243. 250. L'obbedienza dovuta ai rispettivi Vescovi non sottrae i Fedeli delle altrui diocesi dalla podestà del Papa. 244. e seg. Origine della podestà universale del Papa. 245. Questa podestà è riconosciuta dall'Imperator Giustiniano. Vedi Giustiniano. Esercitata dai Sommi Pontefici nell'occorrenze. 246. Esercitata sempre con somma moderazione e con gran vantaggio altrui. 247. 375. Vedi Giannone. II Papa ha diritto di contenere nell'unità della Fede tutti i Fedeli del mondo cattolico coi suoi giudizj dommatici. 250. Vedi Cirillo. È capo del tribunale del S. Officio. 310. Le delegazioni straordinarie, che fa nelle altrui diocesi per affari di Fede, riescono vantaggiosa all'autorità ordinaria de' Vescovi. 375. e seg. Vedi Primato. Sede.
Paris, Diacono. Con ragione fu proibito il suo culto, e furono occultate le sue ceneri.
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