(83) Traitè dogmatique & historique des edits, e des autre moyens spirituels & temporels, dont on s'est servi dans tous les temps pour ètablir & pour maintenir l'unitè de l'Eglise catholique. Part. I. chap. 30. & 31.
(84) Stor. Di Napoli lib. 15. cap. 4.
(85) L. 4. §. I. Cod. de Haeret. & Manich., & L. 4. C. Theod. de Haer.
(86) Presso l'Eimerico.
(87) Disputa 15. de Fide art. 2.
(88) Il diritto alla libertà di coscienza e alla libertà religiosa, come ben espone il nostro autore, è negato dalla legislazione imperiale a far data dalla dichiarazione del cristianesimo come religione dell'Impero, avvenuta alla fine del IV sec.: parimenti lo è stato per la Chiesa Cattolica, sino al Concilio Vaticano II. (N. d. R.)
(89) Questa classica definizione di "eretico" presuppone che la Chiesa sia fondata sulla Verità, intesa come un insieme di proposizioni dottrinali che si manifestano in codici di credenze e di comportamenti. È un concetto che si fonda su una visione formale e giuridica piuttosto che salvifica, e che inevitabilmente richiede o comporta la più cieca obbedienza al vertice della Chiesa, ovvero al Papa in quanto garante dell'ortodossia, secondo l'enunciazione di Gregorio VII. "catholicus non habeatur qui Romanae ecclesiae non concordat ".
Nel Nuovo Testamento le fondamenta della Chiesa sono poste sull'Amore, "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente; amerai il prossimo tuo come te stesso". È l'Amore impersonificato dal Cristo: " Io sono la Verità" (Gv. 8,31 e 14,6) e si è nella verità quando, aderendo fedelmente (adhaerère - stare unito, e non quindi concordare!
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