Pagina (36/79)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ella dà all'anima un certo che di poètico, di sublimemente fòrte, senza di cui difficilmente si elèva al di sopra del fangoso terreno dell'egoismo.
      Ma quando hai conceputo e promesso amicizia, stampane in cuòre i doveri. Sono molti! sono niènte meno che di renderti tutta la vita degno dell'amico!
      Taluni consigliano di non legare amicizia con alcuno, perchè occupa tròppo gli affètti, distrae lo spirito, produce gelosie: ma io stò con un òttimo filosofo, san Francesco di Sales, il quale, nella sua Filotèa, chiama questo "un cattivo consiglio".
      Ei concède che pòssa bensì èssere prudènza nei chiòstri d'impedire le affezioni parziali. - "Ma nel mondo è necessario, dic'egli, che coloro i quali vogliono militare sotto la bandièra della croce, si uniscano.... Gli uomini che vivono nel sècolo, ove tanti sono gli ardui passi da varcare per giungere a Dio, sono simili a que' viaggiatori che nelle vie scoscese o sdrucciolevoli, si tengono gli uni agli altri per sostenersi, per camminare con più sicurezza."
      Infatti si danno la mano i malvagi per fare il male; non avrèbbero da darsi la mano i buòni per fare il bène?
     
     
     
      CAPO DECIMOQUARTO.
     
      Gli studii.
     
      Dacchè il puòi, t'è sacro debito coltivare l'ingegno. Ti renderai più atto ad onorare Dio, la patria, i parènti, gli amici.
      Il delirio di Rousseau, che il selvaggio sia il più felice de' mortali - che l'ignoranza sia preferibile al sapere - è smentito dall'esperiènza. Tutti i viaggiatori hanno trovato infelicissimo il selvaggio; tutti noi vediamo che l'ignorante può èssere buòno, ma che può èsserlo egualmente e debb'èsserlo anzi con più eccellènza colui che sa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Dei doveri dell'uomo
di Silvio Pellico
Casa Editrice Italiana Milano
1873 pagine 79

   





Francesco Sales Filotèa Dio Dio Rousseau