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      Negli studi, siccome in politica, diffida delle fazioni e de' loro sistèmi. Esamina questi per conoscerli, compararli con altri e giudicare, non per èsser loro schiavo. Che significarono le gare tra i furènti lodatori e slodatori d'Aristotile e di Platone e d'altri filòsofi? Ovvero quelle tra i lodatori e slodatori d'Ariòsto e di Tasso? Gli idolatràti e vilipesi maestri rimasero quel ch'èrano, nè divinità nè mediòcri spiriti; coloro che s'agitavano per pesarli in false bilancie furono derisi, ed il mondo che assordarono nulla imparò.
      In tutti gli studi che fai, cerca d'unire discernimento pacato ed acume, la paziènza dell'analisi e la fòrza della síntesi, ma principalmente la voglia di non lasciarti abbattere dagli ostacoli e quella di non insuperbire dei trionfi; cioè la vòglia d'illuminarti al modo permesso da Dio, con ardire, ma senza arroganza.
     
     
     
      CAPO DECIMOQUINTO.
     
      Scelta d'uno stato.
     
      La scelta d'uno stato è di rilievo sommo. I nòstri padri dicevano che, a farla buòna, era d'uopo invocare l'inspirazione di Dio. Non sò che dèbbasi dire altrimenti neppure òggi. Rifletti con religiosa serietà al tuo presunto avvenire fra gli uòmini e prèga.
      Sentita in cuòre la voce divina che ti dirà, non un giorno solo, ma intere settimane, interi mesi, e sèmpre con maggior potènza di persuasione: - Ecco lo stato che devi scerre! - obbediscile con animosa e ferma volontà. Entra in quella carriera e t'inoltra, ma portandovi le virtù che richiède.
      Mediante tai virtù ogni stato è eccellènte per chi vi inclina.


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Dei doveri dell'uomo
di Silvio Pellico
Casa Editrice Italiana Milano
1873 pagine 79

   





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