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      Bèlla è sèmpre la pietà vèrso gli infelici; sino vèrso i rèi. La legge può aver diritto di condannarli; l'uòmo non ha mai diritto d'esultare del lor dolore nè di dipingerli con colori più neri del vero.
      L'abitudine della pietà ti rènderà talvolta benigno a gènte ingrata. Non desumere sdegnosamente che tutti sieno ingrati; non tralasciare d'èssere benigno. Fra molti ingrati v'è pur l'uomo riconoscènte, degno de' tuòi benefìzii. Non avresti fatto cadere su lui questi benefizii, se tu non ne avessi gettato a parecchi. Le benedizioni di quell'uno ti compenseranno dell'ingratitudine d'altri dièci.
      Inoltre, non trovassi tu mai riconoscenza, là bontà del tuo cuòre ti sarà prèmio. Non v'è dolcezza maggiore che nell'essere misericòrde e procacciar di sollevare la sventura altrui. Ella supera di gran lunga la dolcezza di ricevere aiuto; perocchè nel riceverne non v'è virtù, e nel darne ve n'è molta.
      Sii delicato con tutti nel beneficare, ma più colle persone più rispettabili, colle dònne timide e onèste, con coloro che sono novizii nel crudele tirocinio della povertà e spesso divorano in secreto le loro lacrime piuttosto che pronunciar l'angosciante parola: Ho bisogno di pane!
      Oltre ciò che privatamente darai, senza che una mano sappia ciò che dà l'altra, come dice il Vangelo, t'unisci anche ad altre anime generose per moltiplicare i mezzi di giovare, per fondare buòne istituzioni e mantenere quelle che già sono.
      Egli è pure un detto della religione questo: Providentes bona non tantum coram Deo, sed etiam coram omnibus hominibus (siate pròvvidi a far il bène non solo innanzi a Dio, ma anche alla vista degli uòmini) Paul. ad Rom. c. XII).


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Dei doveri dell'uomo
di Silvio Pellico
Casa Editrice Italiana Milano
1873 pagine 79

   





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