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      Ebbene... che volete dire?... Su, parlate. Havvene forse di condannati?
      Appunto.
      Quali?
      Non so.
      Vi sarebbe mai il mio infelice Maroncelli?
      Ah signore! non so, non so chi vi sia.
      Ed andossene turbato, e guardandomi con atti di compassione.
      Poco appresso viene il custode, accompagnato da' secondini e da un uomo ch'io non avea mai veduto. Il custode parea confuso. L'uomo nuovo prese la parola:
      Signore, la Commissione ha ordinato ch'ella venga con me.
      Andiamo;
      dissi "e voi dunque chi siete?"
      Sono il custode delle carceri di San Michele, dov'ella dev'essere tradotta.
      Il custode de' Piombi consegnò a questo i denari miei, ch'egli avea nelle mani. Dimandai ed ottenni la permissione di far qualche regalo a' secondini. Misi in ordine la mia roba, presi la Bibbia sotto il braccio, e partii. Scendendo quelle infinite scale, Tremerello mi strinse furtivamente la mano; parea voler dirmi: "Sciagurato! tu sei perduto".
      Uscimmo da una porta che mettea sulla laguna; e quivi era una gondola con due secondini del nuovo custodeEntrai in gondola, ed opposti sentimenti mi commoveano: - un certo rincrescimento d'abbandonare il soggiorno dei Piombi, ove molto avea patito, ma ove pure io m'era affezionato ad alcuno, ed alcuno erasi affezionato a me, - il piacere di trovarmi, dopo tanti mesi di reclusione, all'aria aperta, di vedere il cielo e la città e le acque, senza l'infausta quadratura delle inferriate, - il ricordarmi la lieta gondola che in tempo tanto migliore mi portava per quella laguna medesima, e le gondole del lago di Como e quelle del lago Maggiore, e le barchette del Po, e quelle del Rodano e della Sonna!


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Le mie prigioni
di Silvio Pellico
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