Li fortifichi, li alzi, li accertiDella Croce per l'arduo cammin.
Oggi intendano e intendan per sempreChe non nacquero a ignobile cura,
Che son enti d'eccelsa natura,
Che la palma celeste è lor fin!
Il tuo spirto divino addolciscaQue' germogli del sesso più forte:
Non paventin perigli, nè morte,
Ma li tempri alto senso d'amor!
Il tuo spirto divino sostengaQue' germogli del sesso più amante:
Sieno spose, o sien vergini sante,
Ma in bell'opre virile abbian cor!
E delle accolte, lagrimose madriCol tacit'inno pe' figliuoli amati
Il secreto consuona inno de' padri;
Sebbene i maschi petti ammaestratiDa esperïenza e fantasie più meste,
Veggan su que' fanciulli or sì beati
Minacciose adunarsi, atre tempeste.
Giovin'alme, or v'assecuraQuella pace che gustate
E all'Altissimo giurate,
Immutabil fedeltà:
Ma non conscii voi tocca l'auroraD'un'età di prestigi e di guerra,
Che vi chiama, vi sprona, v'afferra,
Vi strascina, a qual meta non sa!
Ah, noi pur dal Crisma santoConfermati esultavamo,
E spogliar l'antico Adamo
Era saldo in noi desir!
Ma spuntato quel tempo tremendoChe i mortali a cimento conduce,
Spesse volte falsissima luceIn rei lacci ne fece languir.
Più gagliardi, più assistitiDa invisibili portenti
Voi non domino i cimenti,
Voi più traggano a virtù:
Una stirpe formate di prodiChe agli esempi vigliacchi s'involi,
Che la Chiesa gemente consoli,
Ch'altre stirpi consacri a Gesù"!
Mentre de' genitori i voti accesiSorgono per la prole benedetta,
Stanno i fanciulli all'alta pompa intesi,
E ciascun d'essi palpitando aspetta
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Poesie inedite
di Silvio Pellico
Tipografia Chirio e Mina Torino 1837
pagine 291 |
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