La predicò, la volle, e gridò: "Puossi!"
Puossi, gridò, glorificare Iddio,
A questi lochi eccelso lustro dando.
Ergasi un Santuario in un sì pio,
E sì per inclit'opere ammirando,
Che inviti pure il miscredente e il rio,
I quai vengan da pria maravigliando,
Poscia vinti si sentan dall'incantoDel Bel, del Ver, del sommamente Santo.
Puossi! e tristo colui che m'opporrebbeChe opulenta non è questa convalle!
Dal voler forte ognor la forza crebbe,
E le ben chieste grazie il Signor dàlle.
Più costante di noi popol non v'ebbe,
Zelo non fia ch'indi all'impresa falle:
Diam chi l'or, chi le braccia, e chi lo ingegno,
E di Dio monumento alzerem degno
.
In tal guisa ispirato predicavaIl reduce da' liti Palestini,
E col robusto dir comunicavaNegli altrui cor suoi palpiti divini.
Universale un plauso s'elevavaPrimamente da' borghi più vicini,
Poi rapido quel plauso si diffondePur tra fedeli di lontane sponde.
E quasi per prodigio ecco tant'oro,
E tanti chiari spirti, e tante bracciaMoltiplicarsi e gareggiar fra loro
Sì che novo Sïonne ivi si faccia.
Non manca all'alta impresa alcun decoro;
L'aspra montagna trasmutato ha faccia;
Magnifico cammin fra ombrose pianteGuida a esimii delùbri il vïandante.
Ascendendo quell'erta, evvi un misteroTal nel loco e nell'aer, che pria che giunga
A' consecrati muri il passeggero,
Forz'è che preghi, ed ami, e si compunga.
Vista non v'ha che noi ritragga al vero,
Che dal mondo fallace nol disgiunga,
Tanto, dovunque ei volga la pupilla,
Del Crëator la mãestà gli brilla.
Quanto più progredisci alla salita,
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Poesie inedite
di Silvio Pellico
Tipografia Chirio e Mina Torino 1837
pagine 291 |
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Iddio Santuario Bel Ver Santo Dio Palestini Sïonne Crëator
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