- Che di Saluzzo avvenne?
- Ell'è caduta!
Saccheggiata! arsa!
- Che del sire avvenne?
- Strascinato è prigion.
- Quali i pensieri,
Quai sono i fatti di Manfredo?
- Orrendi!
- E il proteggente provenzal vessillo?
- Esulta negli oltraggi e ne' delitti!
- E l'empio figlio di mia suora il brandoRotò per lor!
- L'infame brando io ruppi,
E qui vengo ad ascondere a' viventiLa mia vergogna. E per quell'ara santa
Giuro che illuso fui! Giuro che guerraCredei seguir magnanima, e salute
Alla patria recar! Mi si è svelataL'ipocrit'alma di Manfredo alfine:
Al par di te sue perfid'opre abborro,
E disdico mie stolte ire nutriteContro alla signorìa ch'oggi è crollata,
E per Tommaso prego Iddio! e lo pregoChe gli susciti vindici possenti,
Sì che il traggan di carcere, e le insegneEspulsino straniere, ed ei risalga
Al seggio avito, e il patrio suol conforti!
- Oh Eleardo! mio figlio! àlzati; al cieloChi delle colpe si ricrede, è caro.
Piangi fra le mie braccia il breve fallo,
E nobile fidanza indi ripiglia.
- Unica posso una fidanza accorreDopo tanto error mio; posso divina
Misericordia chiedere e sperarla,
Ma lontano dagli uomini, ma scevroD'ogni gloria del mondo. Io tutto perdo
Ciò che più sorrideami, e affronto l'odioDel padre stesso dell'amata donna!
L'odio di lei medesma! Alle terreneCose son morto; seppellir qui voglio
Tra penitenti angosce il nome mio!
- Monaco tu? Vera sarebbe questaVocazïon del Re del Cielo?...Ascolta.
- Ugo, non contrastar; non mover dubbioSulla chiamata che a me volge Iddio.
Onor, dover m'astringono a deporre
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Poesie inedite
di Silvio Pellico
Tipografia Chirio e Mina Torino 1837
pagine 291 |
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Saluzzo Manfredo Manfredo Tommaso Iddio Eleardo Cielo Iddio
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