Volversi le repubbliche di questaAgitata penisola, e gli scettri
De' Visconti e Scaligeri, e le iniqueInsegne vostre, o guelfi e ghibellini,
E bianchi e neri, e quanti siete, o falsiPromettitori di virtų e di gloria!
Gių que' brandi sacrileghi e que' nomiDi maledizïone e di discordia!
E gių quelle speranze, ahi, da me pureNutrite un dė, nelle straniere spade!
Gloria non sorge da esecrande leghe,
E da trame e da perfidi pugnaliInnalzati col vanto inverecondo
Del patrio ben, nč da fraterne guerre.
Cessate i mutui di vittoria sogniPer primeggiar sull'abborrita parte,
Chč vane son fuggevoli vittorieOnde un nemico trae letizia e lucro,
E la patria dissanguasi e s'infama.
- Chi č quel grande che non par che curiNč la bassezza della propria stirpe,
Nč gli altrui ferri, nč i diritti altrui,
Nč il mobil genio delle stolte plebi,
E sale in Campidoglio, e de' Romani
S'intitola tribuno, e or par del santoSeggio il forte campione, or l'irrisore?
Insano! Ei grida libertā e ritornoD'Itala imperiale onnipotenza
A rïalzar per l'orbe ogni giustizia,
Ed, ingiusto ei medesmo, irrėta Iddio,
E le folgori scoppiano, e quell'altoSimulacro d'eroe crolla, ed č polve!
- Chi son color che un idolo si fannoDell'Angioïna Gallica burbanza
Da Carlo in trono appo il Vesevo assisa,
E la dicon sublime esca a futureItaliche armonie di leggi e forza
E civiltā! Strappatevi la benda:
Straniero č il Gallo! sua virtude č oltr'Alpe,
Qui pianta č che traligna, e non soaveOlezzo, ma fetor manda e veleno!
Qui tutela č bugiarda e si converte,
In laido furto ed in pių laido oltraggio!
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Poesie inedite
di Silvio Pellico
Tipografia Chirio e Mina Torino 1837
pagine 291 |
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