Tuoi sogni spesso mi vedrai. BeataOmbra dì e notte al fianco tuo starommi
Adorandoti ognor.
FRANCESCA.
Paolo...
PAOLO.
TiranniGli uomini e il cielo fur con noi.
FRANCESCA.
T'acqueta.
Misera me! Non ci perdiamo... Ah, padre! (Chiamando.)
PAOLO.
Più non ha dritti alla sua prole un padreChe a sue voglie tiranniche l'immola.
Chi de' tuoi giovanili anni sepoltoHa il fior nel pianto? Chi questa tremenda
Febbre in te mosse onde tutta ardi? All'orloChi della tomba li spingeva?... Il padre!
FRANCESCA.
Empio, che dici?... - Odo fragor.
PAOLO.
Null'uomoPotrà strapparti da mie braccia.
SCENA IV.
GUIDO, LANCIOTTO E DETTI.
LANCIOTTO.
Oh vista!
Paolo?... Tradito da mie guardie sono...
Oh rabbia! e ad esser testimon di tantaInfamia, o Guido, mi chiamasti? Ad arte
Ella a me ti mandò. Fuggire o farsi.
Ribelli a me volean: muojano entrambi.
(Snuda il ferro e combatte contro Paolo.)
FRANCESCA.
Oh rio sospetto!
GUIDO.
Scellerata figlia,
A maledirti mi costringi.
PAOLOTutti,
O Francesca, t'abborrono: me soloDifensor hai.
FRANCESCA.
Placatevi, o fratelli:
Fra i vostri ferri io mi porrò. La reaSon io...
LANCIOTTO.
Muori! (La trafigge.)
GUIDO.
Me misero!
LANCIOTTO.
E tu, vile,
Difenditi.
PAOLO.
(Getta a terra la spada e si lascia ferire.)
Trafiggimi.
GUIDO.
Che festi?
LANCIOTTO.
Oh ciel! qual sangue!
PAOLO.
Deh... Francesca...
FRANCESCA.
Ah, Padre!...
Padre... da te fui maledetta...
GUIDO.
Figlia,
Ti perdono!
PAOLO.
Francesca... ah!... mi perdona...
Io la cagion son di tua morte.
FRANCESCA.
Eterno...
Martir... sotterra... oimè... ci aspetta!
PAOLO.
EternoFia il nostro amore.
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Poesie scelte
di Silvio Pellico
Edizioni Buadry Parigi 1840
pagine 149 |
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Chiamando Guido Snuda Paolo Francesca Getta Padre
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