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      Alla fine gettò un grido. Tutti gli occhi si voltarono subitamente di là. Moab lo intese, egli pure, e fu preso da un terribile tremito in tutto il suo corpo. Appena se poteva più camminare; ma arrivato sotto quel sito, gridò egli pure: Addio, Miriam!
      - Moab! rispose la conosciuta, e ricadde sopra il suo cuscino, lasciando andare la testa sulle spalle della sua vicina.
      A questo movimento, il velo si sciolse. La fu una vista abbagliante per tutti. Si sarebbe detto che il velarium si aprisse, e che il sole inondasse l'arena. Mai non s'era seduta una simile bellezza fra le figlie d'Israello fino da Esther, forse da Eva la figlia di Dio, in poi. Un grido di sorpresa scoppiò in mezzo all'assemblea. Pilato impallidì come un cadavere. Moab era caduto affranto, e lo avevano trasportato svenuto. Claudia disse qualche parola al suo vicino Flaccus, questi le ripetè a Pilato che non rispose. I suoi occhi erano fissi al posto ove sedeva Mirjam. Questa si era alzata precipitosamente ed era sparita sotto il vomitorio che conduceva dalla galleria interna al podium. Io mi precipitai per vedere questa donna che m'era sconosciuta, a me che conoscevo tutte le donne di Gerusalemme. Ma ella erasi deleguata come un soffio d'aria, senza lasciar traccia di sè.
      Questo incidente mise un po' di freddo nel resto dello spettacolo.
      Uscendo dal circo, il popolo s'incontrò coi condannati che andavano al supplizio.
      Il popolo d'Israello, che non aveva assistito al combattimento dei gladiatori, andò ad assistere alla morte dei suoi compatriotti.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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