Quell'adolescente si chiamava Gad, e veniva da Kariot. Suo padre l'inviava, ma era troppo povero per dargli delle armi. Mattatia lo provvide di una spada.
- È troppo brutta, disse il giovincello al gran sacerdote, non la voglio.
- Ma allora, ragazzo mio, con che cosa ti batterai?
- Con questo, rispose Gad, tirando di sotto la sua tunica una specie di coltellaccio, un lungo pugnale, fino a tanto che io mi abbia conquistato delle armi che mi vadano a genio.
L'occasione non si fece aspettare.
Mattatia morì poco stante. Giuda gli succedette, e il suo primo scontro con Apollonius, generale dei Samaritani, ebbe luogo. L'esercito nemico fu battuto. Apollonius ed alcuni dei suoi luogotenenti cercarono di arrestare gli Ebrei, ma Giuda Maccabeo e Gad si gettarono sopra di loro come due leoni e li uccisero13. Gad prese le armi bellissime d'uno dei capi dell'esercito di Apollonius, che sono sempre state di poi le armi dei miei antenati, e sono tutt'ora le mie.
Da quell'istante, in tutti i campi di battaglia, Gad si trovò alla diritta di Giuda. Egli era con lui allorchè Saron e ottocento dei suoi furono uccisi a Bethoron: quando Gorgias fu sconfitto a Emmaus, ed in seguito fino ad Ashdod, a Jenina e nelle pianure dell'Idumea. Egli era con lui quando Lisias fu battuto a Bethsur, ed ebbe cinque mila uomini uccisi. Gad accompagnò Giuda a Gerusalemme, che fu restituita al culto di Jehovah ed al popolo ebreo. Gad partecipò poscia a tutte le gesta, a tutte le glorie dei figli di Mattatia. Con Giuda egli concorse a domare i discendenti di Esaù, gl'Idumei, a Acrabattene, poi gli Ammoniti, di cui prese e distrusse la città di Jazer, e di cui condusse prigionieri i figli e le donne.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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