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      Non ottenendo ciò da uno, sperava nell'altro: egli tentò anche l'alleanza coi Romani; la cittadella era la sua indipendenza. Egli non doveva assistere alla sua liberazione. Trypho aveva concepito il progetto di uccidere Antioco suo padrone ed impadronirsi del trono. Egli vide in Gionata un ostacolo, sapendolo affezionato al re. Marciò quindi verso Gerusalemme. Gionata gli venne incontro con un esercito di 40,000 uomini. Trypho dissimulò, ed ingannò così bene il gran sacerdote, ch'egli licenziò il suo esercito e accompagnò Trypho a Tolemaide con soli mille uomini. Una volta nella città, Trypho ne fa chiudere le porte, uccide i mille uomini di Gionata e lo ritiene prigione insieme con Gad.
      Il popolo Ebreo nominò Simone gran sacerdote e successore di Gionata. Trypho, chiamato dalla guarnigione di Gerusalemme assediata, accorse; ma la gran quantità di neve caduta lo forzò a ritornare in Antiochia. Arrivato a Gilead fa uccidere Gionata e Gad. Simone diede ordine che il corpo di suo fratello fosse riunito a quelli di suo padre e di Giuda a Modin, ove eresse il magnifico sepolcro che Claudia volle visitare. Alla fine Simone liberò la cittadella dalla presenza dei soldati stranieri, e redense il popolo Ebreo dal tributo ai Macedoni, dopo cento e settant'anni di dominazione assira16, da Seleucus Nicanor in poi. La cittadella fu demolita, il Tempio fu riedificato più alto e dominò la città. Il carattere del governo dei Maccabei si delineava sempre più.
      Il governo di Simone, l'ultimo dei cinque figli di Mattatia, fu meno turbato che quello di suo padre, ma la sua fine fu altrettanto tragica.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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