Noto qui per incidenza che mio padre, accompagnando il re Erode nel suo ultimo viaggio a Roma, vi incontrō un oratore brettone di Eboracum (York), e ne sposō la figlia, che alla corte d'Augusto era chiamata la Stella della22 Bretagna. Io era il ritratto virile di mia madre.
- Sė, risposi a Maria, ma Cneus Priscus non č nč una ragazza, nč una donna maritata: egli č lo sciacallo di Pilato.
- Su via! continuō Maria, ve ne ha dunque un altro a Gerusalemme che faccia del suo mantello un pallium, e se lo panneggi addosso come fai tu? che domi un cavallo come te? che seduca una donna come te? che racconti le sue impressioni di viaggio, che abbia l'epigramma e la spada cosė pronti, sė l'uno che l'altro, che abbagli, che stordisca per la bizzarria, pel lusso, per l'imprevisto, per la morbidezza quando sei nella tua casa, per l'agilitā nel ginnasio, per l'eleganza in pubblico, per lo splendore e l'estro nei circoli.... come te, come te, mio tesoro, cui tutta la gioventų imita o invidia, e cui tutti i mariti temono?
- Sė, risposi io, ma Cneus Priscus non č nč un giovine stravagante, nč un marito geloso; egli č uno dei bracchi di Pilato.
- -Oh! l'astuto bracco, sclamō Maria, per iscoprire un uomo che č consultato dai savii del paese, al quale il sagan obbedisce, che i figli d'Israello considerano come la loro anima, i guerrieri come la loro spada, i timidi come la loro voce, i prudenti come la loro audacia, e che risuscita i cuori morti alla speranza per la patria.
- -Sė, la mia entusiasta; ma Cneus Priscus non č una pazzerella come te, nč niente di tutto ciō. Egli č il boia di Pilato.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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