- Questa poi l'è bella! sclamò Bar Abbas. Come! voi volete25 dunque aumentare il numero dei vostri nemici? Non vi bastano dunque i Romani? Bisogna comprometterli, al contrario, codesti tetrarchi; bisogna sedurli coll'esca della ricostruzione del regno di Erode, ch'essi già ambiscono. Più cacciatori avrete in questa maledetta caccia, e più sarete sicuri d'ammazzare la belva. Vedremo poi chi s'avrà la pelle. Certo, non mi sarò io quegli. Mi contenterò di averne gli avanzi come i cani.
- Ma allora chi sarà il capo che condurrà tutta questa grand'opera? domandò Menahem. I tetrarchi, il sagan, il gran sacerdote, la sinagoga, il senhedrin, il gran collegio, i figli di Giuda di Gamala, i sadducei, tutti si credono avere il diritto di comandare e di dirigere. A chi dobbiamo noi obbedire?
- La direzione, rispose Hannah visibilmente imbarazzato da quella domanda, spetta al consiglio dei delegati dei partiti. Durante il combattimento, quando l'ora della battaglia sarà suonata, ogni partito sceglierà il suo capo. Dopo il trionfo, tutti concorreranno alla nomina del capo, se tuttavia capi e semplici gregarii non saremo tutti uniti nell'istesso supplizio.
- Ecco un bel caos! obbiettò Bar Abbas. Capisco per altro che non è cosa da potersi decidere prima. Il più ardito, il più fortunato, forse il più ricco, il più astuto o il più intrigante, sarà il capo. Ma egli sorgerà sicuro dagli avvenimenti, non egli s'imporrà ad essi. Supponete che sia io che abbia la fortuna di cacciar via Pilato da Gerusalemme; credete forse, potente sagan, che vi lascerei fare la pioggia ed il bel tempo nella città, come fate ora?
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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