Non ci andavi di mano morta, tu, o sagan, a precisare, a scender nei particolari, e spiegare filo per filo tutti i segreti delle nostre operazioni, a svolgere l'andamento della nostra impresa! Diavolo! e non dubitavi tu che lo stesso onest'uomo che ha tradito i nostri fratelli della casa disabitata di Josafath, poteva forse trovarsi anche questa sera in mezzo a noi?
- Hai ragione, disse Hannah riflettendo.
- Ti ho parlato di Caifas: te lo denunzio nuovamente. Bisogna strisciare per vedere nei fondi tenebrosi. Io credo di averlo indovinato. Guárdatene bene. Tu sei minacciato pel primo da quella ambizione infatica, ma persistente ed astuta.
Hannah sorrise e non rispose. Bar Abbas continuò:
- Dopo tutto ciò che ho detto io, quella gente non sa più dove dare del capo, nè ciò che facciamo, nè ciò che faremo, nè ciò che dovrebbero far essi. L'amico di Pilato, anche se vuole denunziarci, ha perduto la pesta. Ti par dunque che quella gente lì debba pensare e sapere? Devon essi forse conoscere per quale strada li conduciamo al macello? Insomma: in tutto ciò che s'è detto questa sera, non c'è stata che una parola di sodo.
- Il profeta?
- Il profeta. Sì, dobbiamo fabbricarne uno. Egli sarà il tuo scudo, o sagan. E' ti covrirà nella lotta e tu t'innalzerai sopra di lui dopo il combattimento. Soccomberemo? Pilato lo sacrifica. Trionferemo? l'avveleni e prendi il suo posto. Tu non hai d'uopo certo che io t'insegni come si fanno queste cose. Un messia! se ne trova a tutti gli angoli delle vie, e sono cose molto utili.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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Josafath Hannah Caifas Abbas Pilato
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