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      Le nostre provincie ne producono a ufo, e la canaglia non crede che in essi perchè parlano in nome di Dio. La canaglia non ha un orizzonte medio. Nel basso ove sta, la non scorge che fango, o, levando gli occhi, che Dio nel cielo. Tu non significhi nulla per essi, e quindi non hai presa su di loro, non hai alcun potere.
      - È vero, disse il sagan.
      - Allora, facciamo presto, improvvisiamo questo profeta. Ah! che peccato che non siamo nelle Gallie! ne ho vedute tante di drude o druide che non so come le chiamino.
      - Ci penserò, disse il sagan riflettendo.
      - In questo caso non ho più nulla a dirti. Dammi un mantello, e puoi, senza offendermi, offrirmi anche una tunica. Tuo figlio è della mia statura.
      - Sì, fece Hannah. L'hai ben meritato; e questo in più.
      E così dicendo il sagan diede a Bar Abbas un pugno di monete d'argento.
      - Diavolo, diavolo, urlò Bar Abbas, intascando il denaro. Spero che troverò ancora all'angolo della via quella cialtrona che mi ha rubato la metà del mio mantello.
      - Non dimenticar Giuda, disse Hannah.
      Bar Abbas assentì col capo.
      Justus non aveva assistito a quella riunione.
     
     
     
      VIII.
     
      Essi mi compiangevano e mi credevano perduto. Ah! se avessero saputo!
      Caduta la benda dai miei occhi, mi trovai in un gabinetto ovale, col suolo a mosaico, le mura incrostate di marmo giallo d'Egitto, ed il soffitto di legno di cedro a rosaccie. Delle sedie d'avorio ornate di bronzo di Corinto, s'allineavano intorno al gabinetto, rischiarato vivamente da una lampada d'oro. Quello era l'apodyterium, - sala del palazzo d'Erode, per ispogliarsi prima d'entrare nel bagno - che io conosceva.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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