Non vi erano che tre uomini i quali potessero dire alcun che sul mio conto: Pilato, Cneus Priscus, ed il vecchio carceriere della torre Phasaelus. Non c'erano quindi che due uomini i quali potessero andare ad informarsene: Hannah e Bar Abbas. Justus si rivolse ad Hannah, che rifiutņ per tema di attirare l'attenzione sopra sč stesso. Bar Abbas accettņ senza farsi pregare, perchč aveva gią fatto i primi passi, coronati da quella serie di calci che il vecchio carceriere gli aveva regalati.
- Io non mi son mica uomo da aver paura nč di calci, nč di pugni, nč di colpi di daga, rispose egli alla proposizione che Justus gli fece; ma quando si agisce bisogna avere almeno una probabilitą di successo; senza di che, l'azione č una follia.
- Certamente.
- Ebbene, per lavorar con efficacia, ho d'uopo di denaro.
- Ti vendi dunque sempre, Bar Abbas?
- Imbecille! gridņ il galuppo. Quel denaro non sarą nč per me, nč per compensare i miei sforzi: devo corrompere qualcuno. Conosco il vecchio Ruben. Sono stato il suo pigionale pił d'una volta. Č chiacchierone, ubbriacone, goloso, infingardo. Ama le baldracche. Gli piace burlare. Tutto ciņ, mio caro idiota, si compra e si paga. Se fossi ricco, non domanderei nulla. E non voglio andar a domandare nulla a Maria, perchč ella darebbe tutto, ella.
Justus prese un pugno di sicli, e lo versņ nelle mani di Bar Abbas, dicendo:
- Non andar mai da Maria. Quando avrai speso questo denaro, ne avrai dell'altro, poi dell'altro ancora, e cosģ sempre.
- Alla buon'ora! giovine ipocrita.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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