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      Venne dinanzi il letto di sua moglie, che lo guarḍ33 appena senza dare alcun segno di commovimento.
      - Sei tu, diss'ella volgendosi dall'altra parte, a quest'ora?
      - Scusami, amica mia, rispose Pilato. Ho incontrato due persone che cercavano codesto giovane, e mi sono indugiato un poco conversando con loro.
      Levai gli occhi, in fatti, e scorsi nell'altra stanza, rimpetto alla porta, Justus e Bar Abbas.
      Pilato, dopo le parole violente che aveva lanciate a Cypros, s'era subitamente contenuto, ed aveva domandato delle spiegazioni. Sembra che il solitario della torre Mariamna intrattenesse delle relazioni intime colla giovine schiava. Tutte le sere, o quasi tutti i giorni, egli si recava nella stanza della Galla, a quell'ora avanzata della notte, e veniva a conversare con lei. Di che parlava Pilato con quella ragazza? Cosa aveva a dirle, con quell'aria misteriosa? Dio mio! Colla schiava Pilato andava a parlare di sua moglie. Le domandava i menomi particolari della giornata di lei, i suoi pensieri, i suoi desiderii, i suoi capricci, che so io! del vestito, del gioiello, del fiore, del riccio dei suoi capelli non ben fisso, dei vapori, delle collere, di mille nienti, e tante altre cose ancora.
      «Questo Argo spia sua moglie, pensava Cypros; dunque non bisogna dirgliene niente!»
      E Cypros non gli diceva niente.
      Sopra tutto, Pilato era dilaniato dal silenzio assoluto che Claudia osservava sopra la sua persona. Cypros non ebbe mai a raccontargli che sua moglie si fosse occupata di lui, che avesse pensato a lui, o lo avesse nominato.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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