- Dove vai?
- Non so ancora. Forse mi spingo fino al Cairo, fino a Rodi, fino a Roma, fino nelle Gallie; insomma, non ritornerò senza condurti per le orecchie un profeta.
- Hai bisogno di denari?
- Sì, e no. Sì, se passo il mare.
- Siamo intesi allora, disse Hannah sorridendo. Procura almeno, onde coltivare il favore delle donne, che il tuo messia non sia troppo brutto. Se le donne si mettono della partita, il tuo messia avrà un successo pazzo.
- Magari! in ogni caso, ne terremo in pronto uno di ricambio.
Rientrando nella mia casa, diedi gli ordini per partire all'indomani, al levar del sole. Ma il sole non era ancor levato che già Bar Abbas arriva da me, tutto bardato come per mettersi in viaggio.
- Da bravo! gli dissi, dove vai tu dunque?
- Lo vedi: alla caccia con te.
- Con me! grazie tante. Non mi piacciono i segugi che abbaiano.
- Tacerò.
- Non amo i cani che azzannano il selvaggiume.
- Guarda: non ho più denti. Appena se posso rosicare i pranzi che mi contrastano e che devo prender d'assalto.
- Allora, lasciami in pace: io vado alla pesca.
- Non potevi cader meglio: ti preparerò gli ami.
- Sai pescare la balena all'amo, tu?
- Non ho fatto altro in tutta la mia vita, per Bacco!
- Avresti fatto meglio a pescare dei sorci, ed educare delle rane pel Tempio.
- To'! l'è un'idea questa: al mio ritorno creerò questa industria. Il Signore deve amare la zuppa di rane, sopratutto quando le rane sono dei rospi svestiti.
- Buon viaggio allora. Noi non prendiamo l'istessa via.
- Precisamente l'istessa.
- Io vado a sacrificare dei conigli al tempio di Girizim in Samaria.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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