Il loro costume era lo stesso ch'Elijah portava dinanzi il re Achab e la sua regina sidoniana. Questa maniera di vivere, la stessa che diversi profeti avevano adottata onde rendersi altrettanto aggradevoli a Dio che dispettosi agli uomini, era seguita da Johanan e dagli Esseniani e Sabei, che aspettavano il loro trentesimo anno per darsi all'istruzione del popolo.
Mentre Bar Abbas faceva rizzare la nostra tenda sotto quel burrone, nel letto stesso del Cedron, io ascendeva il sentiero e andavo a cercare Johanan. Banù il figlio di Jeù, che più tardi si diede ai Farisei, m'informò che Giovanni era stato chiamato da Antipas, alla casa Dorata, in Tiberiade49, che là aveva avuto una viva discussione a proposito di sua moglie Erodiade, e che questa l'aveva fatto rinchiudere nella fortezza di Makaur, ove Jeù s'era recato da alcuni giorni, avendo udito che Giovanni versava in qualche pericolo.
- Giuda, provveditor mio, ascoltami, disse Bar Abbas. Lasciamo su codesti profeti, i quali non sono nemmeno buoni a farsi trovare a posto - vanno alla corte in fede mia! - ed andiamo a vedere i figli del Golonita. Il nostro affare è colà.
- Se sei stanco, ritorna a Gerusalemme.
- Non è per ritornare a Gerusalemme che sono venuto nel deserto. Ma spero, almeno, che non staremo qui ad aspettare quel lavandaio di pelli conce. Se egli è a corte, andiamo a corte. Là sono come in casa mia. Antipas mi pizzica l'orecchio, ed Erodiade mi chiama ruzzone. Siamo della famiglia. Essi sanno che io lavoro per loro, que' rampolli tisicuzzi di un grande avo.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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