Mille giovanotti verranno al prossimo paschah a Gerusalemme, armati di spade. Noi prepareremo loro gli scudi. Al primo segnale, scanneranno i Romani.
- Bar Abbas, gridai furibondo, se continui a chiacchierare in questa guisa, ti farò rinchiudere in una muda, fino a tanto che avrai mangiato, dalla fame, metà della tua lingua.
- Sarà il più ghiotto boccone che avrò fatto nella mia vita, rispose Bar Abbas. Ma non seguire, o Giuda, codesta ispirazione: diverrei dopo troppo difficile da nutrire.
XV.
Noi abbandonammo Makaur all'alba passando sotto quel maraviglioso albero di ruta, grande come un fico, e divergemmo per un momento dalla nostra via verso il nord, a Baaras, nel vallone che circonda62 la città, per cercarvi quella terribile radice, che brilla la sera come un lampo, che si allontana dalla mano che vuol coglierla, cui non è possibile di prendere se non che inaffiandola o coll'urina d'una donna o col sangue mestruale d'una ragazza, che anche dopo ciò uccide chi la tocca, essa che ha il potere di cacciare il demonio fuori dal corpo degli ossessi63.
Passammo da presso alle fontane d'acqua64 calda e fredda che operano delle cure così sorprendenti. Seguimmo una strada frastagliata, costeggiante delle creste ritte sopra abissi, come i lati d'un triangolo, ed entrammo in quel profondo e pericoloso burrone, che aprendosi alla base della fortezza si divarica e scoscende spaventevolmente per sessanta stadii fino alle rive del lago d'Asfalto. Seguimmo la riva meridionale di questo mare, poi la sinistra del Giordano per tutta la sua lunghezza, ora sopra una banchina di verdura ombreggita da canne e tamarindi, ora sopra uno strato di sabbia bianca che abbagliava la vista, e rendeva difficile il respiro alzandosi in polverio, e talvolta lungo i contrafforti e le vecchie montagne di Galaad, ora Perea.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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