Pagina (240/551)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Questo vegliardo, prendendo il ruotolo nelle sue mani, si levò e, mostrandolo aperto alla congregazione la quale si alzò pure, gridò:
      «Ecco la legge che Mosè dettò al popolo d'Israello, la legge che Mosè c'impose, l'eredità dei figli di Giacobbe. Le vie del Signore sono perfette. Le vie del Signore sono provate. Egli è lo scudo di tutti queglino che credono in lui.»
      Lo Sheliach aprì poi il ruotolo sul leggìo, lesse ad alta voce il capitolo pel parashà, o sermone del giorno. Il popolo seguiva questa lettura cogli occhi, col cuore, le braccia alzate. Ogni sillaba, ogni pausa era marcata. Quando la lettura del parashà fu finita, e la spiegazione fatta, il Hazzan riprese il Torah, lo rimise al suo posto chiudendo il velo che lo ricopre. Il popolo gridò nuovamente:
      «Il nome del Signore sia lodato; il suo nome sia esaltato poichè la sua gloria vola nel cielo e sulla terra.»
      Allora si cantò un altro salmo, poi il capo degli anziani principiò il suo midrasch, specie di commentario sul capitolo letto dallo Sheliach. Appena ebbe egli finito, un uomo, il quale stava seduto vicino a me sulle panche del popolo, si alzò e domandò di nuovo il Torah.
      Io non aveva prestato la minima attenzione a ciò che avveniva nella sinagoga, distratto da prima dal guardare alle finestre il popolo che, non avendo trovato posto di dentro, cercava di fuori di raccapezzare quanto poteva della lettura o del commentario, ed assorto poi dalla grata delle donne.
      Quando il canto ebbe principio, credetti intendere una voce che io conosceva, avendo con essa cantato e commentato il Cantico dei Cantici.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





Mosè Israello Mosè Giacobbe Sheliach Hazzan Torah Sheliach Torah Cantico Cantici