Questa attenzione li aveva tocchi al punto che paragonavano la generosità del maestro a quella leggenda d'Elijah, che moltiplicò l'olio e la farina della povera vedova di Sarepta la quale gli aveva dato da bere, e ad Eliseo che aveva nutrito gli abitanti di Guilgal in una carestia, con venti pani d'orzo.
Alla domanda del mercante di grano: donde vieni tu? il Rabbì non rispose categoricamente; ma facendo allusione alle voci propagate dai suoi discepoli, disse:
- Sì, sì, voi mi domandate ciò, perchè avete udito parlar d'un miracolo, e perchè vi piace di saziarvi d'un pane che non costa nulla67. Ebbene non vi date pena per un alimento che si consuma, ma per quell'alimento che dura sempre, e che il figlio di Dio, solo, può darvi. Dio il Padre vi è garante per lui.
- Tutto questo è molto bello, sclamò un pescatore dai banchi del popolo; ma che occorre egli fare per meritarsi da Dio codesto prezioso alimento?
- Poca cosa, replicò il Rabbì; per piacere a Dio, bisogna credere in colui ch'egli ha inviato.
- Dio ha inviato dei profeti, disse allora un anziano ed essi si sono manifestati con le parole, e gli atti. Ora che segno ci porti tu, pel quale potessimo vedere e credere in te? quali sono le tue opere? I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, ciò è scritto, ed essi credettero in Mosè, il quale loro distribuiva così il pane del cielo. E tu, che hai fatto tu? Dov'è la tua manna?
Sfidato a dare questa spiegazione, obbligato a declinare i suoi titoli di parentela con Dio, il Rabbì rispose con un motteggio:
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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