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      - Non voglio soggiungere che questo: voi mi avete veduto, e non mi avete creduto. Ma sappiate che tutto ciò che mio Padre mi dà verrà a me, e chiunque verrà a me, non lo respingerò mai, avvenga ciò che vuole; poichè io sono disceso dal cielo, non per fare le mie volontà, ma quelle di colui che m'ha inviato. Ora è volere di mio padre che m'ha inviato, che io non debba nulla perdere di ciò ch'egli mi ha dato, ma che debba renderglielo di nuovo all'ultimo giorno. Gli è ancora volere di colui che m'ha inviato, che chiunque vede il Figlio, e crede in lui, possa avere una vita eterna. Ed io lo risusciterò all'ultimo giorno.
      Gli anziani, il Batlanim, il Hazzan, si guardarono in faccia l'un l'altro; al banco dei poveri, si restò stupefatti non comprendendone niente; ai seggi dei ricchi si mormorò; dietro la grata delle donne si udirono dei lunghi sospiri. Bar Abbas insinuò di nuovo la sua testa nella sinagoga ed osservò:
      - Nipote mio, nipote mio! tu viaggi nella luna.
      - Ma non è egli Gesù il figlio di Giuseppe il falegname e il figlio di Maria? Non conosciamo forse più suo padre e sua madre, noi? Perchè ci viene dunque a cantare che è disceso dal cielo? Per chi ci prende egli?72
      Gesù fece un movimento d'impazienza e sclamò:
      - Non mormorate fra voi73. Resistete? Tanto peggio. Poichè nessuno può venire a me, se non vi è spinto dal Padre che mi ha inviato. Ciò è scritto nelle profezie di Isaia, di Geremia e di Micah; ed è Dio che li ispirò. Ogni uomo, quindi, che ha udito ed imparato la volontà di Dio, viene a me.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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