Non già che nessuno abbia visto il Padre; quegli soltanto che è di Dio ha visto il Padre.
- L'hai veduto tu, dunque, o Rabbì? gli domandò un giardiniere.
- È desso grigio o biondo, tuo padre, nipote mio? interrogò Bar Abbas. Lo rinneghi dunque quel povero disgraziato di carpentiere di Nazareth?
- È morto, disse un altro.
- Non lo frastornate dunque, voi altri, gridò il mio giovane vicino: non lo interrompete. Sì, Rabbì, tu hai veduto il Padre e noi ti crediamo.
- E fate bene, rispose Gesù. Sì, sì, ve lo ripeto e ve lo affermo, chi crede in me, avrà una vita eterna.
- Ma, giurabacco, gridò un mendicante, parliamo un po' del pane, e lasciamo da parte il Padre ed il Figlio. M'inquieto io assai di tutto codesto. Hai del pane, Rabbì?
- Io sono il pane della vita, continuò Gesù gravemente e con più forza. I vostri padri hanno mangiato la manna del deserto, e sono morti. Gli è qui il pane sceso dal cielo, affinchè colui che ne mangia, non muoia punto. Io sono il pane vivente; se qualcuno mangia di questo pane, vivrà eternamente; ed il pane che io gli darò, è la carne mia che darò per la vita del mondo74.
Lo scandalo fu al colmo. Le interruzioni s'incrociarono, partendo da tutti gli angoli d'ogni natura, inette, burlevoli, gravi, irritate75.
- Ma dicci almeno, nipote, a che condimento dobbiamo mangiarti? brontolò Bar Abbas di nuovo colla sua testa alla finestra. È buono conoscer tutto. Chi sa? in un giorno di fame! Poi, come ucciderti senza farti male? Dovresti, mi pare, occuparti un po' di ciò. Tu sei troppo duro ora, alla tua età, per mangiarti crudo.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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