- Ciò ti urta, cuore di macigno! Cosa sarà dunque se io vi dirò che il figlio dell'uomo ascenderà nel cielo, ove egli era prima!
Io sorrisi. Gesù se n'accorse, ed il giovinotto mio vicino mi disse:
- Sei un fariseo, tu che ridi e non ci credi punto.
- È lo spirito, che vivifica, aggiunse Gesù fissandomi: la carne è ottusa. Ora, le parole che ho dette sono dello spirito, ed esse sono la vita. Ma vi è chi non ci crede.
- Tu sei il Cristo, figlio di Dio, gridò il ruvido barcaiuolo.
Intanto la riunione si separava, e tutti uscivano irritati, il viso rosso dalla collera, o composto alla berta. Il Rabbì uscì anch'egli, accompagnato dai suoi discepoli, in mezzo agli sguardi furiosi, stupidi, severi o burlieri. Io m'avvicinai a Bar Abbas e gli ordinai:
- Segui quel Rabbì; ho bisogno di parlargli domani.
- Non ti sfuggirà, va!
Poi, appostandomi ad un angolo della porta, assistei all'uscita delle donne. L'ultima fermò il mio sguardo. Ella si mise a seguire da lungi il Rabbì, ed io, lei.
Gesù camminava lentamente, in silenzio, profondamente contrariato, anzi irritato. Al basso della città, volse coi suoi discepoli a sinistra, mentre la giovine donna prendeva la diritta seguendo la via romana che conduce a Magdala. Non mi avvicinai. Ella non si volse indietro. Per altro la mi aveva osservato, poichè l'avevo veduta abbassare il velo che le copriva la testa, e tremare in tutta la persona.
Non m'ero ingannato: era Maria.
A Magdala, ella penetrò nel villaggio e per una viuzza ascese alla cima della costa, all'ultima casa che s'apriva sui giardini della collina.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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