Si arrampicò sulla collina e venne a Paneas, divenuta da poco Caesarea-Philippi.
Dominato dalla sua preoccupazione, credendosi assalito pure in questo ritiro negli stati del Tetrarca della Golonotide - Filippo, un'altro figlio di Erode - egli pensava nascondervisi per qualche tempo. Avrebbe voluto sottrarsi alla fatalità che lo impelleva verso Gerusalemme ove io lo attiravo. Chiese dunque ai suoi discepoli:
- Gli uomini di qui, dicono essi pure che io sono il figlio dell'uomo?
- Gli uni dicono, rispose Giovanni, che tu sei Johanan il Battista; gli altri che sei Geremia; alcuni che sei Elija o un altro dei profeti.
- E voi, chi credete voi che io mi sia?
- Che tu sei il Cristo, figlio del Dio vivente, rispose Simone bruscamente.
Gesù che si compiaceva molto di questo titolo il quale rispondeva meglio, pel suo vago, alle sue aspirazioni ancora indecise e assai complesse, lodò Simone della sua adulazione, e l'incoraggiò con promesse. Credendosi pertanto traccheggiato anche a Caesarea-Philippi dai suoi nemici, congedò una parte dei suoi discepoli, e con due o tre di essi soltanto, s'avanzò nelle vallate del monte Hermon onde raccogliersi per alcuni giorni. Raccogliersi solo; poichè ormai aveva presa una risoluzione.
Il Rabbì di Nazareth rinunziava definitivamente alla parte di messia politico, che aveva per qualche tempo accarezzata, dopo il quadro che io gli aveva tracciato della situazione degli spiriti nell'antico regno d'Erode. Io non avevo nulla esagerato nondimeno, come gli avvenimenti più tardi lo provarono.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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