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      Da allora il trionfo del partito nobile fu definitivo, almeno per un certo tempo.
      Pilato se ne fece un appoggio. Ma non riuscì nè a neutralizzare nè a vincere con questo partito quello popolare. Questo abbracciò i principii d'una fazione - la galilea di Giuda, di Gamala - cioè l'odio contro i Romani, e l'attesa d'un messia, il quale doveva vendicare i Giudei, spezzandone il giogo. Hannah vide questo partito ascendere, crescere, divenire ardito. Sentendosi in mezzo a due pericoli, piaggiò Pilato, e cospirò meco.
      Tale era il sagan - un bell'uomo d'una cinquantina d'anni, rotto a tutti i vizii ed a tutte le astuzie, - che io stava per prendere a giudice della mia condotta.
      Gli raccontai tutto: i miei passi presso l'Ida, l'accoglimento che ne aveva avuto, la mia lotta interiore, la risoluzione da me presa. Hannah m'ascoltò seriamente, tranquillamente, poi mi chiese:
      - Hai tu la forza di strappare codesta passione dal tuo cuore?
      - No. Ho provato, e non ci sono riescito.
      - Lo vedo. Il tuo viso porta le traccie della sua lotta. Allora che vieni a domandarmi? Ogni transazione per mascherare la vergogna del tuo matrimonio, sarebbe un'altra vergogna. La passione non ha logica, non può quindi avere un codice. Agisci francamente, apertamente, altamente. Sposa quella donna, e aspetta dal tempo il rimedio.
      - Ella non ha alcun parente a cui dirigermi. Non oso presentarmi a lei di nuovo, per paura di romper tutto. Vuoi tu andare a domandarle per me la sua mano?
      - Son pronto.
      - Non ne arrossisci? Non indietreggi dinanzi il rimprovero di esser entrato in una casa impura?


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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