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      - Che importa se il mondo lo crede, dacchè l'uomo che ti vuole sua dimentica cosa sei!
      - Ma io amo, amo ancora, non posso obbliare, io. Io ho l'anima, il cuore, la bocca, gli occhi, tutta la mia esistenza, la notte come il giorno, desta o sognando, pregni di quell'uomo che ha avuto il mio primo bacio, che ha soffiato sulla bianca nuvola della mia infanzia.
      - Giuda ti amerà per due.
      - Oh! no; ciò è impossibile. Non aggiungiamo il rimorso al dolore. Non aggiungiamo ai ricordi d'un cuore gualcito, la ripugnanza alle carezze che sono sante dinanzi a Dio, e che diverrebbero infamia per me. Io non posso accettare l'offerta di cui mi parli. Mi sprezzereste se lo facessi.
      - Se per mio conto io dovessi sprezzarti non sarei venuto a portarti la parola supplichevole del mio amico. Puoi accettare senza timore.
      - Ma io non l'amo. Non si può darsi senza amare.
      - Credi che sia più difficile il darsi ad un uomo che non si ama, che il prendere una donna che ne ama un altro?
      Ida restò silenziosa per un istante.
      - È impossibile, obiettò ella di nuovo. Non posso farmi a questa idea. Lasciatemi respirare. Se sapeste sopra quali rovine voi camminate. Un momento fa ho creduto morire. Mi si sospetta; mi si dice: Maritati! si dubita del passato, mi si sprezza forse... Maritati! Ma egli crederebbe tutto questo; riterrebbe certo che io non l'ho mai amato, che non l'amo più: sarei infame ai suoi occhi! No, no. Che m'importa che egli ami sua moglie, e che mi percuota le gote con codesto amore? Cosa sono io per essere orgogliosa?


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





Dio Maritati