- Ciò non mi riguarda, riprese il Rabbì. Ora avvenne che un prete per caso passasse per quella strada.
- Tanto meglio pel ferito, sclamò il rabbino.
- Credi? ebbene, t'inganni. Il prete guardò, vide l'uomo moribondo, e si tirò dall'altra parte della strada.
- Ebbe paura, osservò il rabbino.
- Sia, continuò il Rabbì, ma un levita passò pure per di là alcuni minuti dopo. Si fermò, guardò alla sua volta, si assicurò dello stato del ferito come aveva fatto il prete, poi alzò le spalle e proseguì la sua strada.
- Temette l'istessa sorte, disse il rabbino, o forse anco, d'esser preso per l'assassino.
- Forse fu così. Ma un altro non ebbe le stesse paure, e non si spaventò d'esser confuso con dei ladri. Sai tu, ora, chi era quest'altro?
- Uno scriba, un uomo della legge senza dubbio, esclamò il rabbino.
- T'inganni: un Samaritano, - uno di quegli uomini che voi disprezzate, considerandoli come impuri, e sui quali invocate tutti i malanni e tutte le maledizioni. Sì, un buon Samaritano viaggiava anch'egli da quella parte. Quando arrivò presso il ferito, e lo vide in quello stato, e' scese dal suo asino. Poi, tocco da compassione, s'avvicinò, fasciò le ferite del moribondo, vi versò dell'olio e del vino, lo accomodò sulla sua cavalcatura, lo condusse in un albergo vicino e gli prodigò le sue cure. All'indomani e' partì; ma prima, prese due monete, e dandole all'oste gli disse: Abbi cura di questo disgraziato, e quanto spenderai di più, te lo pagherò, ripassando per qui.
- Un Samaritano! esclamò il rabbino.
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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano 1883
pagine 551 |
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