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      Dopo la partenza del Rabbì, Claudia aveva fatto chiamare Hannah, e gli aveva113 ingiunto di affrettare gli avvenimenti. Hannah le aveva fatto conoscere ciò che il Rabbì aveva detto e fatto nel Tempio, e la decisione presa dal sanhedrin. Gli affigliati alla cospirazione non s'erano opposti all'ordine d'arresto; perchè desideravano, anzi, di avere il Rabbì sotto il loro assoluto potere per renderlo più dolce, piegarlo alle loro volontà, deciderlo ad accettare le loro dottrine, ed agire secondo i loro desiderii. Claudia aveva consigliato allora, di avere con lui un colloquio decisivo, di metter bene la questione, dirgli chiaro ciò che si voleva da lui, ciò che gli si chiedeva, ed obbligarlo ad una professione di fede netta e finale. Hannah inviò suo figlio a portare questo invito al Rabbì.
      Io conosceva quegli uomini. Sapevo che ciò non poteva condurre che ad una rottura aperta, nella quale il Rabbì sarebbe stato spezzato senza misericordia, e caricato di tutti i torti. Fino a lì, io aveva agito per la cospirazione, non curandomi veramente se un rabbì o due vi sarebbero stati schiacciati. Ora che la sorte del mio amore s'appoggiava sulla testa di Gesù, egli mi diveniva prezioso sotto tutti i punti di vista. Gesù aveva accettato l'invito di Hannah, ma aggiornandolo di una o due settimane.
      Egli voleva attendere che i suoi compatriotti della Galilea fossero venuti a Gerusalemme per la festa del paschah, quantunque avesse poco a sperare dalla loro protezione. Ma i provinciali, in una capitale ove sono come forestieri, s'intendono meglio fra loro, che nelle città native.


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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