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      Poi senza sapere ciò che dicesse, credendo addolcire la collera di quella donna la cui mano le bruciava la midolla delle ossa, rispose:
      - Per Pilato.
      - Muori allora, gridò Claudia, cavando dalle sue treccie il suo terribile spillone.
      Hannah fermò il braccio omicida. Ida si sottrasse alla stretta di Claudia, e vedendo aperta la porta del giardino fuggì. Una spiegazione corta, netta, cruda, irrevocabile, ebbe luogo all'istante fra Claudia ed il sagan.
      - Spezzatemi codest'uomo, gridò Claudia, parlando di Gesù.
      - Ma noi l'abbiamo chiamato, gli abbiamo preparato la strada, l'abbiamo alzato nell'anima della folla...
      - Ne avevamo bisogno allora; ora è inutile.
      - Occorrono però dei riguardi....
      - Nessuno.
      - Il consiglio non l'ha ancora giudicato, esso non ha ancora deciso....
      - Ho giudicato e deciso io. Schiacciatelo.
      - Bisogna ucciderlo allora.
      - Che lo si uccida.
      - Ma il movimento che abbiamo provocato?
      - Esso m'è inutile oggimai: soffocatelo, o Pilato lo soffocherà nel sangue.
      - Bisogna dunque spegnere quest'anima del popolo che avevamo risvegliata?
      - Sull'istante, se si può.
      - È irrevocabile?
      - Inesorabile.
      - Tu rinunzi dunque a tutte le visioni così dolcemente carezzate?
      - Ne carezzo una più dolce ancora: Ponzio mi ama ed io l'amo.
      - Era dunque per questo che...
      - Che? credevi forse ch'e' fosse per te e per i tuoi Ebrei?
      Hannah vedeva chiaro alla fine. Entrò precipitosamente nella sala ove noi eravamo, esitanti su ciò che dovessimo fare, sulla condotta che avevamo a tenere verso il Rabbì. Hannah ci ascoltò appena, poscia sclamò:


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Memorie di Giuda
di Ferdinando Petruccelli della Gattina
Editore Treves Milano
1883 pagine 551

   





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